CUORE FORMAZIONE                             

  • Cuore Formazione l’educazione emozionale

 Nasce da un vissuto educativo esperienziale di campo e da un insieme di studi di pensieri scientifici: da scienze motorie, da scienze dell’educazione pedagogica, dalla disciplina sportiva nella sua specificità e dalla psicologia emozionale. Dalla base di questi studi e dal suo metodo didattico si identifica come Founder dell’educazione emozionale del “Cuore” e al cambiamento come interiorità emotiva “Anima” così la metodologia Cuore Formazione prende un percorso esperienziale scientifico il “cambiamento psico-spirituale”.

Il nostro è un processo educativo formativo emozionale del CorpoCuoreMente (CCM); con la conoscenza delle emozioni educhiamo i nostri ragazzi come essere disposti al cambiamento psico-spirituale, s’intende la  formazione e l’educazione al bene, la metodologia psicopedagogica-spirituale  favorisce la crescita e il cambiamento con la massima   libertà di espressione motivazionale ed emozionale mettendo il ragazzo al centro di un’educazione resiliente nello sport e trasversale su tutti gli aspetti di vita del ragazzo.

La didattica di Cuore Formazione è esperienziale, nasce infatti dall’esigenza di promuovere l’apprendimento, l’aspetto emozionale e motivazionale, rispettando i processi di crescita evolutiva e fisiologici dei ragazzi, ci insegna a come attingere alle emozioni e al cuore del ragazzo inerente al proprio vissuto, come coniugarli ai valori della vita affettiva, relazionale e sociale e come regolarli in un percorso di crescita evolutiva dal proprio vissuto sperimentando interiormente il piacere del cambiamento, psico-spirituale. Il nostro metodo educativo emozionale ci porta a dare gli  strumenti giusti che  consentono di essere preparati  il più possibile  ad iniziare il percorso al cambiamento, non è facile e più delle volte richiede di affrontare un passato doloroso mettendo alla prova  il proprio equilibrio emotivo, in quanto il cambiamento è psicologico.

  • CF Cuore Formazione metodologia esperienziale

Dalle iniziali della fondatrice Clara FlorimoCF” prende il nome la metodologia Cuore Formazione. La nostra metodologia è basata sulla didattica induttiva –  con un percorso educativo attivista, il ragazzo è chiamato alla partecipazione attiva da protagonista, partendo prioritariamente del proprio vissuto e dall’osservazione emotive centrata sul proprio bisogno, spostare il centro d’interesse a sviluppare maggiore consapevolezza nelle proprie conoscenze emotive. Lo stimolo emotivo generato dal gioco, dal divertimento e dallo sport è chiamato input, la finalità del percorso CF Cuore Formazione è quello di trasmettere e consolidare nel ragazzo la gestione delle proprie emozioni intake, la comprensione, cioè, definitiva e interiorizzata, da verificare in fase di output comunicativo, nel momento in cui il ragazzo è chiamato alla gestione e alla regolazione delle proprie emozioni.

l nostro Laboratorio delle Emozioni è un percorso esperienziale per conoscere il mondo delle emozioni e il loro potere trasformativo, approfondendo così la conoscenza di se stessi.
Il percorso utilizza come strumenti di lavoro tecniche ed esercizi creativi emozionali per la consapevolezza del sé,  per  la regolazione , per il cambiamento, per il rilassamento, per l’apertura del cuore, si sviluppa su tematiche il linguaggio non verbale, l’empatia, i bisogni, la conoscenza, la scoperta del bene, del cuore e dell’anima  come modalità per trasformare e dissolvere conflitto e sofferenza psicofisico-spirituale.

Da questo concetto nasce il Sistema educativo emozionale  Cuore Formazione, metodo psicopedagogico educativo, il quale diventa un binomio tra un percorso formativo psicopedagogico  emozionale / motivazionale e un cammino di spiritualità sul bene, sull’amore e sulla fratellanza con l’importanza della comunità che può solo apprendere il Cuore.

Il percorso educativo emozionale si basa su 5 aspetti fondamentali articolati da una metodologia psicopedagogico esperienziale:

l’approccio – l’apprendimento – l’intelligenza emotiva – l’autoregolazione – la cooperazione – la resilienza.

1. L’approccio edutainment poggia le basi sul divertimento, sullo sport e sul gioco, abbiamo sposato questa filosofia “Impariamo Giocando” perché nel gioco si sviluppano le massime espressività emotive, le proprie potenzialità intellettive, affettive, comunicazionali e relazionali.

2.  L’apprendimento esperienziale :è un modello di apprendimento basato sull’esperienza cognitiva, emotiva o sensoriale. È un processo dove la costruzione della conoscenza avviene passando attraverso l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza. Non, quindi, attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti, relazioni. E un modello di apprendimento basato sull’esperienza diretta.

3. L’apprendimento CF Cuore Formazione: è un modello univoco all’apprendimento esperienziale che al suo centro rimane sempre il ragazzo, nasce da un vissuto educativo esperienziale di campo e da un insieme di studi di pensieri e di aspetti emozionali. Le competenze, le conoscenze e le esperienze sono acquisite al di fuori del contesto tradizionale che includono una vera e propria esperienza diretta, che l’efficacia dell’apprendimento dipenda dalla volontà del ragazzo nel cercare relazioni tra ciò che già conosce e ciò che gli viene proposto di nuovo (famiglia, scuola, gruppo sportivo ecc..). e che la crescita di un ragazzo giri tutto intorno all’aspetto motivazionale, un ragazzo deve avere volontà e determinazione a imparare, deve avere obbiettivi chiari e ben fondate ragioni per imparareLa motivazione implica la concentrazione.

4. L’intelligenza emotiva :  è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, discriminare comprendere e, conseguentemente, gestire in modo consapevole le emozioni proprie e quelle altrui allo scopo di raggiungere determinati obiettivi e a promuovere la propria crescita emotiva e intellettuale, sia in campo affettivo che in ambito sociale e lavorativo. Infatti l’intelligenza emotiva comprende una serie di capacità e competenze che guidano l’individuo soprattutto nel campo della leadership. 

L’intelligenza  emotiva è caratterizzata da:

  • Consapevolezza del sé
  • Controllo
  • Autoregolazione
  • Abilità sociale
  • Motivazione
  • Empatia

L’intelligenza emotiva aiuta i bambini ad automotivarsi, a controllare gli impulsi, a relazionarsi con altri, ad accrescere l’empatia, rinviando, insomma, alla conoscenza del sé. L’autoconsapevolezza nello specifico è la chiave di volta dell’intelligenza emotiva per i bambini. Essere consapevoli delle proprie emozioni vuol dire soprattutto mettere in parola i propri vissuti, poiché è il primo passo per padroneggiarle.

 

5. L’auto-Regolazione emozionale/affettive: 

La regolazione emotiva è intesa come capacità di autoregolare le proprie emozioni riconoscendole in sé e negli altri, esprimendole adeguatamente e utilizzandole per la motivazione e il pensiero. I disturbi emozionali sono tra le manifestazioni più tipiche dell’alterata regolazione emozionale e possono presentarsi, in modo variabile, con l’aggressività verbale e/o fisica, l’impulsività, l’irascibilità, l’iperattività, l’eccessiva esuberanza o i disturbi della condotta.  Le emozioni possono svolgere una funzione regolatoria su altri processi o essere a loro volta regolate. L’insieme di queste funzioni prende il nome di regolazione emotiva. Il meccanismo “ regolatorio consentirebbe a corpo e mente di integrarsi armoniosamente. La regolazione emotiva, nel nostro processo educativo, fa riferimento alla capacità dell’individuo di diminuire gli aspetti esperienziali ed espressivi di emozioni “negative” quali rabbia, paura e tristezza; con questo non vuol dire che le emozioni positive non siano regolate, (quando cerchiamo di trattenere la nostra gioia nel dimostrare amore, affettività, sentimento o attrazione verso qualcuno).

L’autoregolazione è un insieme di capacità che consentono di regolare i pensieri, le emozioni e il comportamento. Comprendono processi di regolazione cognitiva, di regolazione delle emozioni e del comportamento Alcune difficoltà nell’autoregolazione si manifestano proprio a partire dall’età precoce e possono influenzare l’apprendimento e il comportamento.

 

6. La cooperazione       

Cuore Formazione metodologia educativa si coniuga con la cooperazione di gruppo. La cooperazione è definita come il risultato di una strategia sviluppata da gruppi di persone che condividono un interesse comune. Nel processo cooperazione di gruppo in genere entrano in gioco metodi di alleanza che semplificano il raggiungimento delle mete. La nostra associazione si identifica come agenzia sportiva educativa, l’aspetto della cooperazione con la nostra metodologia emozionale Cuore Formazione diventa uno dei pilastri importanti per   il percorso di crescita del ragazzo. Il processo di cooperazione di gruppo applicata alla progettualità Vita&Sport e alle nostre attività educative ci motiva a raggiungere degli obiettivi comuni, in alleanza con tutte le figure presenti nel ciclo della vita del ragazzo come: la famiglia, la scuola, il gruppo sportivo e il tempo libero. Sappiamo benissimo che la prima agenzia educativa nella vita del ragazzo è la famiglia, la seconda agenzia è la scuola e la terza dovrebbe essere la società sportiva qualora si identificasse come agenzia educativa. Negli ultimi anni si sono verificati delle tematiche di disagio sociale e comportamentale dell’adolescente, hanno preoccupato tutte le agenzie educative a tal punto di rilevare l’importanza di cooperare l’uno con l’altro.

 

La prerogativa della nostra associazione è che tutta questa cooperazione possa portare a un processo di alleanza e di condivisone su un parallelismo di strategie, di azioni e di metodi per il raggiungimento di un interesse comune che è la crescita educativa del ragazzo in ambito sportivo, scolastico, sociale e famigliare. La nostra associazione è riconosciuta dagli enti come una partnership educativa nel contesto del ciclo di vita del ragazzo quindi tra scuola e famiglia, sport e famiglia, tra ragazzo e famiglia, fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle competenze. Questo ruolo, viene riconosciuto dalle varie parti come un punto di forza necessario per dare ai ragazzi la più alta opportunità educativa, questi rapporti di fiducia e di continuità vanno costruiti, riconosciuti e sostenuti quotidianamente e rafforzati con il patto di cooperazione con le famiglie.

Sappiamo inoltre, che realizzando un partenariato scuola, famiglia, sport e comunità abbiamo maggiori possibilità di contrastare l’abbandono, la dispersione, l’apatia ed il disinteresse per la scuola, per lo sport e per la vita sociale e anche la prevenzione del disagio giovanile. Per raggiungere questo obiettivo l’associazione si è attivata in questi anni con una serie di protocolli educativi emozionali e motivazionale di intesa che facilitino tutte le figure educative presenti nella vita del ragazzo, nell’organizzazione di attività e nella realizzazione di programmi educativi. Il nostro percorso educativo Vita&Sport articolato dalla metodologia educativa emozionale Cuore Formazione, ha lo scopo di sensibilizzare tutte le tematiche sociali, scolastiche, sportive, inoltre riscontriamo che questo tipo di collaborazione orienta il ragazzo in un fattivo rapporto di collaborazione associazione-genitore-scuola-sport.

  • I nostri laboratori di cooperazione

Il nostro sistema educativo e formativo Cuore Formazione si coniuga all’apprendimento cooperativo, che  significa lavorare insieme al raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi e tutti perseguono consapevolmente uno stesso unico obiettivo;  Nei nostri laboratori educativi  sportivi o ricreativi l’apprendimento cooperativo è una modalità di gestione creativa ed espressiva che utilizziamo in piccoli gruppi (3-4 persone) per attivare la cooperazione e per massimizzare sia il processo di apprendimento, sia lo sviluppo delle abilità sociali. Si crea un contesto non competitivo, altamente responsabile e collaborativo, produttivo di processi cognitivi di ordine superiore, cioè i ragazzi si incoraggiano e guidano l’apprendimento dell’altro, si aiutano per portare a termine il lavoro d’apprendimento.

  • Le finalità di cooperazione del nostro sistema educativo sono i seguenti:

– I ragazzi lavorarono di più, sviluppano più Motivazione Intrinseca       all’apprendimento e di conseguenza si ottengono migliori risultati e   pensieri di ordine superiore;

– Si crea un forte Spirito di Squadra nel gruppo, profondi legami di             Amicizia e di Solidarietà in cui si apprezza la Diversità;

– Si ottiene un clima più disteso che porta ad un innalzamento dell’autostima   e migliora l’Autoefficacia;

– Consente il Recupero di allievi problematici, poco motivati allo studio con problemi Affettivi, Motivazionali, Sociali e Cognitivi;

– Permette l’Integrazione dei ragazzi in situazioni di disagio sociale;

– Porta alla formazione di ragazzi consapevoli e responsabili.

7. La resilienza: 

La resilienza è direttamente correlata alle competenze socio-emotive: più è alto il livello di intelligenza emotiva più aumenta la resilienza; la resilienza psicologica può definirsi come la capacità di affrontare, resistere e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente negativi e traumatici, inoltre si sostiene sia bene che bambini e adolescenti siano esposti a livelli ottimali di stress, delle sfide correlate alla loro età e capacità. Se i bambini crescono in ambienti iperprotettivi e controllanti, con genitori che spianano la strada per loro non svilupperanno resilienza. 

Nel percorso delle nostre attività quando alleniamo la resilienza in un ciclo temporale, notiamo che il bambino e il gruppo iniziano ad evidenziare la capacità di superare gli ostacoli e le difficoltà, la capacità di resistere allo stress, di fronteggiare in maniera efficace gli eventi negativi, riorganizzando la propria vita ma rimanendo in sintonia con le opportunità che la vita può offrire, senza alienare la propria identità. La capacità resiliente ha un sistema di adattarsi al cambiamento, la quale si sviluppa allenandola in quanto la resilienza diventa una disciplina, che come tale può essere appresa e allenata come un muscolo, si sviluppa quando la utilizzi.